Tai Chi e fibromialgia

Perché parliamo di Chi Kung e Tai Chi per la fibromialgia?

Perché sono strumenti che vengono usati da secoli, se non addirittura millenni, per migliorare le condizioni delle persone attraverso il movimento, riappropriandosi del proprio corpo; tali strumenti rispondono inoltre a una necessità specifica, vale a dire il bisogno della persona con fibromialgia di muoversi e tenersi in esercizio.

Questo vale sia per le persone che conducevano una vita sedentaria, sia per quelle che svolgevano regolarmente attività fisica, anche a livello agonistico, e per cui è diventato più difficile mantenere tale regime di allenamento; in entrambi i casi serve, infatti, un nuovo linguaggio corporeo per potersi mantenere attivi, riducendo il più possibile il disagio e l’insicurezza.

Qui abbiamo un breve video dimostrativo con alcuni esercizi di Chi Kung e uno spezzone di una sequenza di Tai Chi.

Il Chi Kung è un’antica pratica cinese che ha circa 3000 anni, costituita da numerose tecniche che vanno da esercizi di ginnastica propriamente detta, a tecniche di respirazione, meditazioni e automassaggio, come gli Otto pezzi di broccato, i 24 esercizi Taoisti, le forme dei Cinque animali, eccetera.

Tenete presente che, come potete vedere, tutti gli esercizi sia di Chi Kung che di Tai Chi si praticano in piedi o eventualmente da seduti, senza il bisogno di alcun tipo di attrezzatura.

Il Tai Chi invece nasce come disciplina marziale sempre cinese e nel tempo si è evoluta in una raffinata forma di movimento integrato che lavora contemporaneamente sul piano fisico, psichico, emotivo ed energetico. Si compone di varie sequenze di movimenti fluidi e continui, armonizzati col respiro, chiamate forme, che per semplificare possono essere viste come coreografie.

La forma di Tai Chi del Dottor Paul Lam per la fibromialgia

Nell’ambito delle varie forme di Tai Chi, spicca in particolare il lavoro del dottor Paul Lam, medico cinese e maestro di Tai Chi che vive e opera in Australia, fondatore del Tai Chi for Health Institute. Il dottor Lam ha sviluppato delle forme per una serie di condizioni, tra cui la Fibromialgia. Queste forme sono state da lui create appositamente per rispondere alle necessità delle persone che soffrono di queste problematiche, e infatti il motivo per cui abbiamo voluto studiare e ottenere una certificazione presso il suo centro, è proprio per proporre anche qui in Italia questo strumento specifico.

I movimenti lenti e fluidi della forma per la Fibromialgia creata dal dottor Lam, basata sullo stile Sun permettono di imparare a muoversi in un modo nuovo e consapevole, riappropriandosi del corpo e migliorando la fiducia in se stessi, fiducia che spesso nelle persone con fibromialgia viene persa perché ci si sente traditi dal proprio corpo, che viene percepito come un nemico o un ostacolo.

A fronte di una visione dualistica dell’essere umano in occidente, dove spesso c’è una dicotomia tra mente e corpo, nella medicina tradizionale cinese e nelle discipline a essa correlate come il Tai Chi e il Qi Gong, l’uomo è sempre stato visto come un tutto-unico e osservato con uno sguardo olistico. I movimenti lenti del Tai Chi gettano un ponte tra mente, corpo e respiro, dando modo a chi lo pratica di essere presente a se stesso per ascoltarsi e prendersi il proprio spazio e il proprio tempo. Il muoversi lentamente nelle forme permette infatti di unire la parte inconscia con la parte conscia e di integrarle nel movimento corporeo, che diventa di fatto un’espressione totale della persona.

Questo tipo di movimento, per il corpo, è come se fosse una coccola o l’equivalente di un caldo abbraccio che riduce il livello di allerta e di tensione, consentendo a chi pratica di sentirsi più sicuro nel muoversi e anche più a proprio agio. Ogni esercizio è modulato sulle possibilità e potenzialità della singola persona, che gradualmente riacquista sicurezza, efficienza e autoefficacia, il che porta notevoli benefici nelle attività quotidiane, nonché in ambito sportivo. Nella mia esperienza, spesso chi ha la fibromialgia è stato un soggetto molto attivo, anche nello sport, talvolta anche a livello agonistico, e si è visto, con l’insorgere della sindrome, molto limitato se non impossibilitato nel compiere le consuete attività sportive, il che genera anche una forte senso di frustrazione.

Il Tai Chi può essere usato come base per tornare a un’attività sportiva regolare; è utile quindi sia come strumento a sé che in affiancamento a uno sport.

Nel seguente video vediamo il dottor Lam eseguire la prima parte della forma per Fibrobmialgia.

Studi scientifici ed esperienze personali

Diverse revisioni sistematiche su decine di studi confermano l’efficacia del Tai Chi nella gestione della fibromialgia. In particolare, una revisione sistematica di Steen del 2024 pubblicata su Pain Medicine che ha coinvolto 27 studi e un totale di quasi 2000 partecipanti ha valutato l’efficacia su persone con fibromialgia di varie terapie mente-corpo. Il Chi Kung e il Tai Chi hanno ottenuto il miglioramento più significativo in termini di dolore e funzionalità generale, mentre il solo Tai Chi ha mostrato i benefici maggiori per quanto riguarda stanchezza, qualità del sonno, ansia e depressione. Altri studi hanno dimostrato che il Tai Chi risulta più efficace rispetto a stretching ed esercizio aerobico nel miglioramento delle condizioni delle persone con fibromialgia, con una diminuzione del dolore e una maggiore sicurezza, associate a una diminuzione della tensione. I risultati sono apprezzabili a partire da 2-3 mesi di pratica e vengono mantenuti nel tempo.

Nella mia esperienza personale in tutti questi anni di insegnamento ho potuto constatare che, con la pratica regolare del Tai Chi, oltre ai benefici già presentati dagli studi scientifici si ottengono ulteriori vantaggi significativi sia in termini fisici che psicologici.

Dal punto di vista fisico, si acquista maggior equilibrio e coordinazione, precisione dei movimenti e una migliore capacità propriocettiva. Dal punto di vista psicologico, si nota un miglioramento dell’umore e un minore senso di isolamento; spesso, un’esperienza comune alle persone con fibromialgia è il non sentirsi creduti, compresi e accettati.

Di contro, praticare in un ambiente specifico e con altre persone con bisogni simili fa sentire accolti, ascoltati e capiti, e soprattutto meno soli.

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